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Studio

La terza e ultima fase della ricerca - condotta mediante il conferimento di tre assegni di ricerca annuali - ha riguardato lo studio di alcuni dei documenti reperiti e la stesura di saggi critici che ne mettessero in luce l’importanza e affrontassero l’analisi della musica per film da prospettive metodologiche diverse.

Marco Targa ha esaminato i repertori impiegati nell’accompagnamento musicale del cinema muto italiano, mettendo in luce il ruolo che vi ebbe la cosiddetta “musica per orchestrina”: un repertorio abbondantemente testimoniato nella produzione degli editori musicali (anche piemontesi) che attingeva tanto alla trascrizione di pagine operistiche e sinfoniche quanto a ballabili, canzonette e brani originali composti da autori di secondo piano. Parallelamente ha svolto un’indagine sugli adattamenti cinematografici di opere liriche nell’epoca del muto, soffermandosi sui film basati sull’intreccio di un soggetto operistico, sulla trasformazione dei libretti in sceneggiature cinematografiche e sul dibattito nato attorno a questa particolare fruizione dello spettacolo d’opera.

La ricerca di Alessandro Cecchi ha riguardato il ruolo del suono e della musica nei documentari industriali italiani degli anni Sessanta, caratterizzati da una marcata sperimentazione audiovisiva e realizzati con la collaborazione di compositori vicini alle avanguardie musicali: studio condotto tenendo conto di diverse prospettive teoriche e metodologiche e applicando alla pratica della composizione e improvvisazione di musica per film la prospettiva semiotica nota in ambito musicologico come topic theory.

Ilario Meandri, infine, ha seguito un doppio filone di indagine. Il primo si è incentrato sulla prassi americana del processo produttivo del suono filmico secondo una prospettiva etnomusicologica (ricerche già in parte pubblicate ne La fabbrica dei sogni. Un’introduzione etnomusicologica al mainstream musicale hollywoodiano, Torino, Kaplan, 2012). Il secondo sulle prassi, le tecniche e le tecnologie dell’incisione musicale in Italia: una ricerca sul campo svolta a Roma e finalizzata alla ricostruzione dei processi industriali di post-produzione del suono e all’analisi del rapporto fra il compositore e le professionalità che prendono parte al processo.

Gli esiti di questa fase del progetto Cabiria sono stati illustrati in Italia e all’estero in numerosi convegni e sono resi noti nel volume Film Music: Practices, Theoretical and Methodological Perspectives. Studies around Cabiria Research Project, a cura di Annarita Colturato, Torino, Kaplan, 2014.